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Banca Etruria, si mobilita il Consiglio regionale

Approvata all'unanimità una mozione con cui si chiede al governo di modificare il decreto che ha azzerato i risparmi di migliaia di obbligazionisti

La mozione, presentata dal Pd, si basa su un'altra mozione firmata dal portavoce dell'opposizione e tesoriere della Lega Nord, Claudio Borghi. Un testo condiviso che ha riscosso il parere favorevole di tutti i gruppi consiliari.

La mozione impegna la Giunta regionale a farsi portavoce nei confronti del Governo affinché il decreto, ancora non convertito in legge, venga modificato. L'obiettivo è quello di mettere in atto tutte le azioni possibili per tutelare i piccoli risparmiatori, in particolare i sottoscrittori di obbligazioni subordinate di Banca Etruria.

L’aspetto più grave del decreto – ha detto Claudio Borghi – è stato quello di retroattività. A cittadini comuni che avevano azioni della loro banca popolare senza conoscere il concetto di obbligazione subordinata, sono stati asportati con decreto tutti i diritti sia societari, in quanto azionisti, sia creditizi in quanto prestatori alla banca tramite delle obbligazioni subordinate”.

La vicepresidente del consiglio regionale, l'aretina Lucia De Robertis, ha ringraziato i consiglieri per l'attenzione rivolta a questo tema, mentre il capogruppo Pd, Leonardo Marras, ha plaudito all'intesa che si è raggiunta col nuovo testo.

"Abbiamo proposto un testo sostitutivo per evitare le fronde speculative. Siamo un Paese molto fragile – ha detto Marras –. Il sistema bancario ha comunque retto la botta, ha mostrato limiti straordinari e ha mostrato che non può essere sufficiente com'è per garantire equilibrio in futuro. In questo momento bisogna mettere al centro le famiglie e i risparmiatori che hanno subito la conseguenza di quella scelta".

Soddisfatte le opposizioni, da Si-Toscana a sinistra, a Fratelli d'Italia a Forza Italia al Movimento 5 stelle, che ha però definito incostituzionale il decreto del governo.