Attualità

Banche e usura, il primo rapporto

Presentato in Consiglio regionale lo studio di Confapi e Fondazione Sdl sull'usura praticata dalle banche nei confronti delle imprese. I dati toscani

Lo studio fa emergere un dato fondamentale: in Toscana il 99% dei conti correnti e dei mutui analizzati, su 900 reclami, evidenzia la presenza di usura e anomalie finanziere in genere, dato che conferma quello nazionale. 

Esiste una legge, la 108 del 96 che pone il limite sugli interessi, questo limite però viene regolarmente superato dalle banche sia per esigenze di bilancio sia di gestione interna.

Questo rapporto è nato dall'esigenza di informare su un fenomeno poco conosciuto e sulle illegalità nei rapporti tra banche, imprenditori e famiglie. In Toscana, altro dato significativo, è che più l'azienda è piccola ed a conduzione familiare più cresce la possibilità che sia soggetta ad usura. Sono imprese che fanno parte del tradizionale tessuto produttivo artigianale, agricolo e turistico della Toscana.

L'80% di queste imprese  sono attive, ma cresce - sostiene Confapi - il numero dei conti corrente che presentano tassi di interesse superiori alla soglia di usura (dal 71% della media nazionale si passa al 94,8%), e ogni 100 euro pagati alla banca per commissioni e spese, secondo lo studio, un'alta percentuale non era dovuta.

"Per sanare le perdite molte banche hanno iniziato a premere sui loro clienti tradizionali", ha sottolineato Maurizio Fiasco, direttore del comitato scientifico di Sdl, secondo cui servono "educazione finanziaria per le imprese, trasparenza nella condotta da parte degli istituti, e un indirizzo strategico della politica"