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"Caro Papa sono Giulio", e il Pontefice risponde al bambino speciale

Giulio ha 10 anni. Per le sue difficoltà di linguaggio usa una comunicazione differente. La lettera del bimbo consegnata in Vaticano dalla mamma

La lettera di Giulio per il Papa

"Caro Papa Francesco, mi chiamo Giulio": è la lettera speciale di un bambino toscano speciale le cui difficoltà di linguaggio richiedono una comunicazione differente altrettanto speciale fatta di simboli, segni e immagini. Si chiama Comunicazione aumentativa alternativa, e ha consentito a Giulio di scrivere un simbolo dopo l'altro al Pontefice che gli ha risposto.

Giulio vive nel Chianti Fiorentino, a Barberino Tavarnelle, e la sua lettera piena di affetto e tenerezza è stata consegnata a mano dalla mamma presso la sede del Vaticano.

La risposta non si fa attendere. Il pontefice gli fa recapitare a casa un messaggio che commuove la famiglia e si rivolge al piccolo con parole amorevoli che ne ricambiano la profonda sensibilità.

A raccontare questa storia delicata è il Comune di Barberino Tavarnelle. Proprio l'amministrazione comunale, parte del Coordinamento della rete nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, aveva organizzato in collaborazione con l’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani il viaggio in cui la mamma di Giulio aveva consegnato la lettera del bambino in Vaticano.

Giulio e la sua famiglia sono alcuni dei destinatari del progetto, promosso e sostenuto dal Comune con la collaborazione della logopedista Azzurra Morrocchesi, che mira a promuovere l’introduzione della Comunicazione aumentativa alternativa nella quotidianità, come parte attiva e integrante del tessuto sociale, culturale e commerciale del territorio.