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Egidio ucciso dai nazisti, i nipoti fanno causa

La data della prima udienza si avvicina: l'obiettivo è rendere giustizia, 78 anni dopo, al partigiano rimasto vittima del Terzo Reich

La lapide commemorativa per Egidio Gimignani a Tavarnelle

Lo torturarono, poi lo seppellirono quando ancora respirava. Uccidendolo. Era il 20 Giugno 1944 a San Donato in Poggio, nel Chianti fiorentino, e il partigiano di Tavarnelle Egidio Gimignani moriva per mano dei soldati del Terzo Reich, lasciando la moglie e la figlioletta.

E adesso, 78 anni dopo, i suoi nipoti cercano di rendergli giustizia. Assistiti dall'avvocato Iacopo Casetti e sostenuti dal Comune, hanno intentato causa contro la Germania adesso che, con decreto legge 36 di quest'anno, è stato istituito un fondo di ristoro per risarcire le vittime o i loro familiari dei crimini compiuti dalle forze naziste nel periodo tra il primo Settembre 1939 e l'8 Maggio 1945. 

La prima udienza si avvicina: si celebrerà a Novembre, presso il tribunale di Firenze. Il boscaiolo partigiano aveva 40 anni quando venne catturato nel corso di un rastrellamento e ucciso il giorno successivo.