Attualità

Toscana in ritardo su abbattimento barriere architettoniche

Solo il 18,8% dei Comuni ha attuato l'apposito Piano per l'eliminazione degli ostacoii che impediscono ai disabili di muoversi in autonomia in città

Gli antichi borghi toscani, ricchi di storia e cultura, con le loro strade strette ed i lastricati sconnessi figlie del glorioso passato medievale, non sono "amici" delle persone affetti da disabilità, soprattutto di quelli in carrozzina. Ma anche le recenti amministrazioni comunali non hanno fatto molto per migliorare la situazione: sono infatti meno di 1 su 5 (il 18,8% per la precisione)  i Comuni che nella nostra regione hanno varato il cosiddetto Peba, il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Il dato è fornito dal Cesvot, dopo la denuncia dello studente disabile Iacopo Melio, che su twitter ha invitato tutti a farsi una foto con un cartello con l'hashtag #vorreiprendereiltreno.

"La vicenda di Iacopo deve essere il punto di partenza" ha detto il presidente di Cesvot, Federico Gelli: "Il cambio deve essere culturale. Serve un'inversione di marcia, i Comuni devono dimostrarsi molto più sensibili al tema della disabilità attuando una politica non discriminatoria nei confronti di chi chiede di poter vivere come gli altri".