Politica

Bennati, un'outsider di sinistra per Firenze

No all'ampliamento di Peretola, si al recupero degli spazi vuoti in città. Ecco alcune delle priorità della candidata per la lista Una città in comune

Trentacinque anni, impiegata in un call center, Laura Bennati è un'outsider di sinistra e alle elezioni del 25 maggio prossimo a Firenze si contenderà probabilmente i voti più con Tommaso Grassi, che con Dario Nardella. 
La sua infatti è una candidatura che nasce dopo la decisione di Sel di non formare una coalizione unica di partiti e movimenti cittadini di sinistra, cristallizzati attorno a un candidato sindaco espressione della società civile.
Le sue sono le battaglie portate avanti in questi anni dai comitati di quartiere e dai movimenti di lotta, come il diritto alla casa, la difesa dei beni comuni, una politica di gestione rifiuti che guardi al modello di Capannori e ai rifiuti zero. Sulle infrastrutture, poi, la distanza con gli altri candidati è abissale. No a una tramvia che passi dal centro della città. Meglio una circonvallazione tramviaria che colleghi le periferie e una rete di bus elettrici che colleghi queste ultime al centro.
Fondamentale poi la battaglia per il recupero degli spazi vuoti della città. Da qui la decisione di presentare candidatura e lista di fronte all'ex centro d'arte contemporanea Ex3, chiuso dal giugno 2012 e tutt'ora inutilizzato.
"Potrebbe essere trasformato in un presidio sanitario, fondamentale per il quartiere di Gavinana che non ce l'ha da 7 anni", ha suggerito Bennati.