Carlo Dori era stato deportato dal Casentino nel 1942 e portato in Germania, destinato probabilmente ai lavori forzati. Un anno dopo venne ucciso per fucilazione e sepolto in un cimitero militare ad Amburgo, dove è rimasto fino a ora.
A rendere nota la vicenda è stata l'amministrazione comunale. I resti di Dori sono stati portati al cimitero di Bibbiena dove si è tenuta una cerimonia conclusasi con il saluto miliare.
Presenti gli eredi di Dori e rappresentanti dell'Istituto Geografico Militare di Firenze.
L'uomo, al momento della deportazione, lasciò nel Casentino la moglie e sei figli piccoli. Uno di questi, Luciano, ha sempre coltivato il desiderio di poter ricercare suo padre e riportarlo dove era nato.
Alla morte di Luciano, i figli e una cugina si sono attivati con le autorità italiane per riportare in Italia i resti del nonno.
Una vicenda triste che si è chiusa, definitivamente, col ritorno a casa delle spoglie di Carlo Dori.