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Storica penna dei motori, addio a Riccardo Rossi Ferrini

Il giornalista è stato penna storica nelle cronache di Formula 1 e motori. Fu tra l'altro testimone della tragica morte di Ayrton Senna a Imola

Riccardo Rossi Ferrini

Sapeva tutto del ruggito dei motori e lo raccontava in cronache puntuali e appassionate, ricche di dettagli esperti: il giornalismo toscano è in lutto per la morte a quasi 85 anni di Riccardo Rossi Ferrini, scomparso nella giornata di ieri. A darne notizia, esprimendo cordoglio, è l'Associazione stampa toscana col presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti. 

"E' stato un grande collega, esperto di Formula 1 e di moto, ma anche un amico di quelli che non si dimenticano", ricorda una nota.

"Riccardo aveva cominciato come collaboratore nella redazione sportiva de La Nazione, allora guidata da Giordano Goggioli, per tutti lo "zio" Giordano. Collaborò con uno dei massimi specialisti del settore auto e moto, Saverio Ciattini, del quale divenne poi l'erede professionale", ricostruisce Ast.

Riccardo Rossi Ferrini seguiva i più importanti avvenimenti dei motori, in particolare la Formula 1: "Di lui è rimasta, fra l'altro, la drammatica testimonianza della morte di Ayrton Senna, a Imola, il primo Maggio del 1994", rammenta l'Associazione. 

"Ero lì - raccontava - e mi resi conto della tragedia. Conoscevo Ayrton e quell'esperienza mi toccò profondamente".

Rossi Ferrini fu anche responsabile della redazione di Empoli de La Nazione, poi decise di chiudere anzitempo la carriera ritirandosi, lui anche esperto enologo, a fare il ristoratore in Costa Rica da dove era rientrato da qualche anno.

I funerali sono fissati per oggi alle 15,30 nella chiesa parrocchiale di Partina, a Bibbiena.