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Ospedale del Casentino, nuova vita dai fondi Pnrr

La vallata punta al progetto di riqualificazione del nosocomio entro il 2026 ma il sindaco Vagnoli rilancia l'allarme sulla "carenza di medici"

“Il recupero del vecchio ospedale, un investimento di 11 milioni con i fondi del Pnrr, rappresenta per il Casentino una grande opportunità ottenuta grazie al confronto che conferenza zonale dei sindaci ha cercato con i vertici Usl. Ora però vogliamo la risoluzione di un problema più immediato, ovvero la mancanza di personale”.

Così il sindaco di Bibbiena e presidente della conferenza socio-sanitaria dei sindaci, Filippo Vagnoli, interviene su un grande tema attuale che è quello di un progetto importante che il Casentino dovrà portarsi a casa entro il 30 giugno 2026, ma insieme anche su una necessità che sta mettendo a dura prova l’ospedale di vallata ovvero la mancanza di medici soprattutto al Pronto Soccorso e nel reparto di Medicina.

Vagnoli continua: “sono più di due anni che, come sindaci, facciamo appelli su appelli alla Usl per risolvere un problema che sta mettendo in ginocchio operatori e macchina organizzativa del nostro ospedale. Le rassicurazioni di Usl e Regione non bastano più, a noi servono azioni concrete e urgenti. Visto che sono stati attivati dei concorsi, sollecitiamo affinché si possa arrivare prestissimo ad una soluzione. Pronto Soccorso e reparto di Medicina sono due servizi essenziali per il Casentino e non possiamo permetterci altre attese”.

E il sindaco termina: “non possiamo più attendere il personale necessario per il presente perché dobbiamo preparaci in modo adeguato al futuro e ad una sanità territoriale nuova. L’azione dei sindaci della conferenza zonale ha portato alla opportunità di un investimento in valle di 11 milioni di euro del Pnrr per la riqualificazione del vecchio nosocomio. Da un lato sorgerà una casa di comunità ovvero tutto il distretto con i medici di famiglia che si aggiungerà alle tre case della salute esistenti. Dall’altra potremo contare su un ospedale di comunità, ovvero 12 posti di cure intermedie, operazione strategica che ci aiuterà a dare risposte al progressivo invecchiamento della popolazione e a bisogni di salute nuovi”.