Attualità

Firenze, blocco stradale per il diritto alla casa

Il Movimento di Lotta per la Casa ha innalzato le barricate in via Gori per protestare contro il taglio di luce e gas in alcuni stabili occupati

Lunedì scorso il leader del Movimento di Lotta per la Casa, Lorenzo Bargellini, l'aveva annunciato: "Nei prossimi giorni metteremo in atto una serie di manifestazioni contro l'articolo 5 del piano casa del governo Renzi, che prevede il divieto di allacciare luce, gas e acqua negli edifici occupati". La promessa è stata mantenuta.

Dalle 9 di questa mattina, infatti, alcuni attivisti del movimento hanno alzato le barricate in via Gori, in zona Novoli a Firenze, proprio di fronte all'Hotel Concorde, occupato da una ventina di famiglie dalla fine dello scorso marzo. Da dieci giorni, le 80 persone, di cui 30 bambini che occupano l'albergo sono rimaste senza luce, acqua e gas, visto che per la prima volta è stato applicato l'articolo 5 inserito nel piano casa del governo per volere del ministro Lupi.
Gli occupanti e gli attivisti del movimento hanno chiuso la strada all'incrocio con via Francesco Geminiani con cassonetti, mobili, carrelli della spesa e copertoni, intonando cori contro il governo e contro la politica degli sgomberi. Per il momento non c'è alcuna tensione, visto che sul posto sono pochissimi i carabinieri e poliziotti, così come minimi sono i disagi al traffico.
Ma è lo scenario futuro a preoccupare: a Firenze infatti al momento sono 4 le occupazioni che si trovano a rischio taglio utenze, visto che il decreto del ministro Lupi non è retroattivo e non può essere applicato alle occupazioni precedente. Trecento le persone interessate: quelle dell'Hotel Concorde, le donne sgomberate a giugno da via Pier Capponi, gli occupanti dello stabile di via Baracca 18 e quelli delle Querce in zona piazza delle Cure