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Boicottano l'Invalsi, ammoniti in 25

Sono tutti studenti dell'istituto superiore Santoni. La compilazione dei test risale al 12 maggio. I ragazzi hanno cancellato i codici identificativi

Il boicottaggio dei test era stato deciso alcuni giorni prima. Arrivato il giorno della prova, i moduli sono stati consegnati in bianco e in alcuni casi i codici identificativi sono stati cancellati con una penna. Ma il dirigente dell'Istituto non ha apprezzato la contestazione e così i protagonisti del boicottaggio, 25 in tutto, sono ricevuto un'ammonizione scritta del preside per "danno alla proprietà pubblica" e dovranno frequentare due ore di lezione sui diritti e i doveri degli studenti.

"Il consiglio di classe  si è riunito oggi - ha precisato il preside dell'istituto, Marco Salardi - e non ha sanzionato la mancata partecipazione al test ma la vandalizzazione del modulo. Nessuno è stato sospeso".

Questa mattina si era diffusa la notizia che gli studenti in questione erano stati sospesi ma il dirigente ha smentito la notizia.

In difesa dei ragazzi si è schierata la Rete degli studenti.

"La cancellazione del codice della prova non comporta alcun danno economico o fisico ma solo l'impossibilità di riconoscere lo studente che ha sostenuto il test - hanno commentato i rappresentanti della Rete - Come sindacato studentesco condanniamo questo provvedimento".

Entro la fine della settimana è stato programmato un incontro fra studenti e genitori.

"Discuteremo dell'accaduto per difendere i ragazzi dall'ingiusta ritorsione del dirigente e coordinarci per un'eventuale azione legale - proseguono gli esponenti della Rete - La scuola dovrebbe essere un ambiente dove si insegna a vivere in una società moderna e democratica. Provvedimenti simili trasmettono il messaggio opposto".

Sulla vicenda alcuni rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà hanno presentato un'interrogazione parlamentare.

"Gli studenti sono accusati di danno alla proprietà pubblica per aver cancellato il codice sui fogli delle prove - ha spiegato il coordinatore nazionale di Sel Nicola Frantoianni - Ma il vero danno alla proprietà pubblica lo sta facendo il governo Renzi con il disegno di legge sulla scuola. E' il governo che andrebbe sospeso".