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Bolkestein, nel mirino anche gli ambulanti

Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale, sta lavorando insieme ad Antonio Tajani contro l'applicazione della direttiva

"Un giro d'affari di oltre un miliardo di euro, 700 mercati, 11mila esercizi e più di 13mila addetti. Sono i numeri del commercio ambulante in Toscana, a cui si aggiungono 300 stabilimenti balneari sul nostro litorale, che impiegano tra le 4500 e le 5 mila persone. Un mondo che crea ricchezza e occupazione, ma che rischia di essere travolto dalla direttiva europea Bolkestein: sto lavorando perché la Toscana si batta contro l'applicazione letterale di questa direttiva, ed escluda ambulanti e balneari".

Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella di Forza Italia. "Insieme al vicepresidente del Parlamento Europeo,Antonio Tajani - sottolinea Stella - mi sto battendo per escludere dalla dicitura "risorse naturali limitate" il suolo pubblico, e quindi far uscire dall'ambito di applicazione della Bolkestein mercati, fiere, chioschi e stabilimenti balneari".

"Sono categorie - evidenzia - che "occupano" anziché "sfruttare" il suolo pubblico; nel caso degli ambulanti lo fanno solo per poche ore alla settimana e non vendono 'risorse naturali limitate', ma semplicemente la loro merce: includere queste attività nella Bolkestein è una forzatura".

"La Commissione Ue - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana - ha il dovere di valutare in maniera approfondita l'applicazione della Bolkestein in alcuni Paesi per determinati settori, come i balneari e gli ambulanti. Siamo l'unica nazione europea che ha 7.000 km di costa, c'è una specificità tutta italiana. E c'è il pericolo che con le aste per assegnare le concessioni non soltanto arrivino le multinazionali, che danneggerebbero le nostre Pmi, ma anche la malavita organizzata, italiana e non, interessata a riciclare denaro sporco. Bisogna che l'Europa si renda conto dei rischi".