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Boschi:"E' un dovere ricordare questo eccidio"

Visita del ministro nei luoghi dove morirono oltre 500 persone innocenti per le celebrazioni per il settantesimo anniversario della Liberazione

Maria Elena Boschi e Enio Mancini

Maria Elena Boschi ha commemorato le vittime dell'eccidio nazifascista perpetrato a Sant'Anna di Stazzema il 12 agosto del 1944 e ha ribadito la sua vicinanza e quella del Governo sottolineando l’importanza di conoscere la storia della Liberazione. 

"Il mio 25 aprile è a Sant'Anna di Stazzema, perché sento forte il dovere della memoria, il bisogno di ricordare. Ricordare da dove iniziò il cammino che il Paese e le Istituzioni hanno compiuto a partire da quel giorno di settant'anni fa - commenta Boschi - Ricordare quanto furono duri e dolorosi i passi fatti per riconquistare ciò che di più caro esiste per ogni individuo così come per un popolo intero: la libertà. La Resistenza e l'antifascismo sono un irrinunciabile patrimonio etico ed "esistenziale", sono il luogo e il momento in cui la Repubblica e le nostre Istituzioni affondano le loro radici. È nostro dovere non dimenticare oggi questo insegnamento. È nostro dovere non disperdere un patrimonio così grande e prezioso".

"La Resistenza e l'antifascismo - ha poi concluso - sono il patrimonio etico inscindibile. Là affondano le nostre radici". Ha concluso il ministro.

A Stazzema anche Bernard Dika un ragazzo di 16 anni che è intervenuto raccontando la storia della sua famiglia e di suo padre arrivato dall'Albania nel 1994 su un barcone. Bernard fa parte del Parlamento degli studenti ed ha chiesto che nelle scuole si studi e ci si confronti di più sulla Liberazione. 

Poi la diretta di Fabio Fazio con la trasmissione in onda su Raiuno in diretta da Sant'Anna con Paolini.