Dopo 92 ore di durissimo negoziato, nel cuore della notte i 27 Paesi dell'Unione Europea hanno trovato l'accordo sul piano di aiuti da 750 miliardi di euro per l'emergenza Covid.
L'italia riceverà la fetta più consistente, 209 miliardi di euro, 82 a fondo perduto e 127 di prestiti. "Siamo soddisfatti" ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che è riuscito a ottenere 36 miliardi in più rispetto a quelli inizialmente ipotizzati. Nel corso degli anni i fondi saranno così ripartita: il 70% nel 2021-2022 e il 30 nel 2023.
Le ferme resistenze di Olanda, Austria, Danimarca e Svezia sono state superate attraverso la concessione a questi Paesi di 'sconti' sui contributi che, come tutti i membri Ue, sono tenuti a versare nelle casse dell'Unione, qualcosa come 26 miliardi di euro.
"Possiamo cambiare il volto del Paese - ha dichiarato Conte - Ora dobbiamo correre".
Anche perchè, al momento, un piano nazionale sull'utilizzo di questi fondi ancora non c'è. Ed è questa la vera prova che il governo dovrà superare per scongiurare il rischio reale di ritrovarsi, in autunno, alle prese con una crisi economica epocale e una popolazione impoverita, esasperata e in rivolta.