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Arcipelago pulito, la Toscana modello in Europa

Presentato a Bruxelles il progetto di recupero della plastica in mare già avviato da due mesi con sei pescherecci al largo delle coste toscane

Il mare è pieno di rifiuti e la Toscana vuole consentire ai pescatori di raccoglierli e portarli a terra per smaltirli e ripulire le acque invase dalla plastica. Non a caso si chiama 'Arcipelago pulito' il progetto che la Regione Toscana sta sperimentando da due mesi con sei pescherecci e che ieri ha presentato a Bruxelles al commissario all’ambiente maltese Vella e al Parlamento europeo. L’evento è stato organizzato dall’europarlamentare Simona Bonafè. Tra gli obiettivi dell'incontro, anzitutto, ottenere risorse per allargare il progetto a tutta la toscana.

"Il nostro obiettivo - ha detto l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli presente a Bruxelles - è arrivare ad avere norme che consentano ai pescatori di raccogliere i rifiuti che rimangono impigliati nelle loro reti. Per questo stiamo predisponendo una proposta di legge al Parlamento italiano, che si accompagnerà ad una petizione e al coinvolgimento dei cittadini nell'elaborazione. Ma qui a Bruxelles siamo anche perché ci sia una pressione dall'alto dell'Europa, attraverso una direttiva che imponga agli Stati membri di riempire il vuoto normativo alla quale sta lavorando l'onerevole Bonafè. Abbiamotrovato molta attenzione anche da parte del commissario Vella".

La deputata europea Bonafè ha presentato un emendamento per far recepire l’idea alla base di arcipelago pulito nella nuova direttiva europea sugli impianti portuali di raccolta dei rifiuti delle navi, incentivando i pescatori a portare a terra le plastiche pescate accidentalmente. 

Al progetto 'Arcipelago pulito' partecipa anche Unicoop che ha deciso di destinare parte del ricavato del centesimo che soci e clienti pagano per le buste dell’ortofrutta dall’inizio del 2018.