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"Rinnovare e rilanciare le politiche di coesione"

Il governatore Rossi alla seduta della Commissione politiche regionali del Parlamento europeo. "Coesione territoriale cardine dell'Unione Europea"

Enrico Rossi

Intervento a Bruxelles del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in qualità di vicepresidente della Conferenza delle Regioni periferiche e marittime, in rappresentanza di oltre 150 regioni europee. 

Rossi ha sottolineato con forza l'importanza di rinnovare le politiche di coesione territoriale dell'Unione Europea. "Senza dimenticarne i benefici - ha detto Rossi - che rispecchiano tre principi fondamentali di un'Europa vicina ai cittadini: solidarietà, territorialità e integrazione socio-economica".

Proprio la scorsa settimana l'Assemblea generale della Crpm aveva adottato il primo documento sulla politica di coesione territoriale post 2020.

"La politica di coesione territoriale - ha detto Enrico Rossi - è il principale strumento di partecipazione per le regioni europee, oltre a rappresentare la fondamentale risorsa economica per gli investimenti regionali all'interno della Ue in quanto indispensabile meccanismo di riequilibrio della politica comunitaria". 

Secondo il governatore della Toscana è fondamentale rinnovare e rilanciare la politica di coesione territoriale come cardine dell'Unione europea perché significa dotare di un essenziale strumento complementare al prossimo piano Juncker. 

Enrico Rossi ha anche sottolineato che "Serve anche scorporare dal Patto di stabilità il cofinanziamento regionale per gli investimenti europei e garantire un futuro alle politiche di coesione". E' una richiesta di flessibilità quella del Governatore Rossi: "Se l'Europa togliesse dal patto di stabilità gli investimenti le Regioni potrebbero spendere 80 milioni in più e con questo creare lavoro, modernizzare e sviluppare meglio le nostre Regioni".

Ma Rossi dice anche basta ai finanziamenti a pioggia: "Le Regioni che mettono più risorse devono avere maggior accesso ai fondi ed essere così premiate".

"La crisi economica – ha ribadito Rossi – ha colpito più duro le regioni più deboli e periferiche rispetto a quelle più forti e centrali: i meccanismi di riequilibrio sono perciò oggi più che mai necessari. Ricordo a questo proposito che la Toscana, ma non siamo certamente i soli, ha addirittura anticipato per 80 milioni gli interventi della politica di coesione nelle more dell'approvazione dei programmi operativi da parte dell'Unione Europea".