In vista delle elezioni europee del 2019, il presidente della Regione Enrico Rossi visiterà i luoghi della Toscana dove sono stati realizzati i cento migliori progetti finanziati con i fondi europei. Il tour ha lo scopo di "attirare l'attenzione mediatica sull'Europa della solidarietà, della ricerca, dell'ambiente, delle imprese" ed è stato annunciato dallo stesso Rossi nel corso della 46ma assemblea generale delle Regioni periferiche e marittime d'Europa, in corso a Madeira.
Nel corso dell'assemblea, il governatore è stato riconfermato vicepresidente della Conferenza delle Regioni periferiche e marittime e ha assunto la delega alle politiche di coesione, a cui si ha dedicato gran parte del suo intervento in aula.
"Le poste perdenti del prossimo quadro finanziario pluriennale sono proprio la coesione e l'agricoltura - ha detto il governatore toscano - ritenute vecchie politiche a scapito di nuove tematiche come il digitale e la sicurezza a cui saranno più che raddoppiate le risorse. Questa però resta per noi un'interpretazione sbagliata perché la coesione è la politica più adatta per tradurre tutto ciò sui territori".
Rossi ha contestato alcuni tagli importanti apportati agli stanziamenti di alcuni fondi europei come quello sullo sviluppo rurale, ricordando che la coesione rappresenta lo 0,2 per cento del Pil toscano ma è essenziale per orientare la sua politica economica e sociale, per indirizzare tutte le strategie di programmazione e convogliare investimenti aggiuntivi a forte impatto territoriale. Il suo peso è di 1,5 miliardi di euro per sette anni, a cui si aggiungono quote nazionali e regionali per un piano finanziario totale di 2,7 miliardi.