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Stop imballaggi, a rischio l'insalata in busta

Con le nuove regole Ue sulle confezioni monouso potrebbero sparire i prodotti di quarta gamma. Le norme sul vetro. I timori dei consumatori

Addio insalatine in busta, cestini di pomodori e frutti di bosco, mandarini nelle retine: le nuove regole dell'Unione europea sulle confezioni monouso mettono a repentaglio la presenza sugli scaffali dei punti vendita dei prodotti di cosiddetta quarta gamma, quelli di ortofrutta freschi, lavati e pronti da mettere in tavola.

A lanciare l'allarme sono i produttori di generi legati alle filiere agricole, ma l'entrata in vigore delle norme per come formulate nella proposta di regolamento avanzta dalla Commissione europea, con lo stop alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore al chilo e mezzo, sarebbe destinata a modificare anche le abitudini dei consumatori.

In Toscana gli agricoltori, che vedono nei prodotti d'eccellenza confezionati uno dei segmenti di punta specialmente dell'export, hanno affidato a Coldiretti la loro protesta, più che perplessità.

Vetro e vini

Ma sul territorio toscano una nuova normativa siffatta impatterebbe anche sulla produzione vitivinicola, altro settore d'eccellenza delle produzioni e delle esportazioni. La direttiva punta infatti alla riduzione del peso delle bottiglie: fine dell'era Magnum, dunque, ma anche incognite sull'imbottigliamento dei vigili di gran pregio e invecchiamento.

C'è poi la questione del riuso. L'orizzonte temporale per l'adeguamento non è così lontano come appare: la prima soglia è del 1 Gennaio 2030. Per allora il 10% degli alcolici sul mercato deve utilizzare imballaggi inseriti in sistemi di riuso, con un ulteriore step al 25% per il 2040. Per i vini, spumanti a parte, soglia del 5% al 2030 e del 15% al 2040.

I dubbi dei consumatori

Forti preplessità giungono anche dall'altra parte del carrello, ovvero dai consumatori che guardano con timore al fronte di possibili rincari con penalizzazioni previste, secondo il Codacons, specialmente per single e coppie o comunque nuclei familiari piccoli.

Alla adesione al principio, la volontà di ridurre imballaggi e loro impronta ambientale, secondo il presidente Carlo Rienzi deve corrispondere un equilibrio in obblighi e divieti che salvaguardi chi acquista e i bilanci domestici. 

La proposta Codacons? C'è: imporre imballaggi al 100% riciclabili e privi di plastiche.