Cronaca

Il rogo infernale divora la fabbrica di Valentino

L'incendio scoppiato nella notte ha distrutto lo stabilimento del famoso marchio di moda. Area sotto sequestro, 160 dipendenti in cassa integrazione

Distrutta da uno spaventoso incendio divampato questa notte gran parte della fabbrica che produce calzature per il marchio Valentino: lo stabilimento che dà lavoro a 160 valdarnesi, situato in via Valiani, è stato divorato dal fuoco, fra esplosioni continue e paura per i residenti, svegliati dai boati e dal bagliore delle fiamme.

L'edificio, realizzato in lamellare, quindi legno, si è sbriciolata sotto il calore di un'incendio che si è propagato facilmente anche per i materiali custoditi all'interno: pellami, solventi, colle e quant'altro necessario per la realizzazione di scarpe e accessori. Completamente distrutti anche i macchinari per la produzione.

La temperatura che si è concentrata nell'area è stata altissima. Probabilmente qualche struttura dovrà essere abbattuta perché pericolosa e non recuperabile. Alcune auto parcheggiate nelle vicinanze si sono "fuse" proprio a causa dell'enorme calore sprigionato. 

Fortunatamente nessuna persona si trovava all’interno dell’azienda e quindi non ci sono stati feriti. Secondo quanto riferisce il sindaco di Bucine Nicola Benini, grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco il grosso incendio non ha raggiunto altri capannoni che si trovano nelle immediate adiacenze.

Sul posto sono intervenuti i pompieri di Montevarchi, Cortona, Bibbiena e Pratovecchio, coadiuvati dai colleghi di Firenze e di Figline, numerose ambulanze e altri mezzi del 118, l'elisoccorso Pegaso 2, i carabinieri.

Sono corso indagini per individuare le cause del rogo. L'area, inagibile, è stata posta sotto sequestro.

Nel frattempo azienda e sindacati hanno concordato di avviare le procedure per attivare la cassa integrazione per i 160 dipendenti per almeno 13 settimane. L’ammortizzatore sociale potrebbe essere anticipato dalla proprietà per garantire  un sostegno concreto ai lavoratori in tempi rapidi.

Più complessa sembra invece la ripresa dell’attività. La fabbrica ha molti ordinativi da smaltire, la produzione di calzature deve riprendere il suo ritmo e non si può posticipare. Non è ancora chiaro se l’altro stabilimento Valentino di Firenze è in grado di far fronte a questa necessità e se alcuni dipendenti valdarnesi potranno essere dirottati lì.

Per quanto riguarda la ricostruzione dello stabilimento e la permanenza della maison di monda nel Valdarno è ancora presto per fare programmi. Il sindacato ha sottolineato la necessità che la fabbrica Valentino resti nella vallata perché -  come ha sottolineato anche il sindaco Benini - l'azienda è vitale per l’economia locale.