Ha raggiunto un milione e 300mila euro l'azionariato popolare che si prefigge di salvare la ex Gkn di Campi Bisenzio, azienda al centro di una delle vertenze più aspre e articolate della Toscana ma non solo, tanto che sabato al fianco dei lavoratori nello stabilimento è arrivata l'attivista Greta Thunberg.
L'acquisizione da parte di Qf non ha avuto esito positivo, e gli operai non hanno mai interrotto la loro mobilitazione. E ora spingono sul pedale della riconversione in chiave green che nei loro piani dovrebbe essere la chiave di volta per la ripresa produttiva.
Sì ma: "Ma il tempo stringe: convocate subito i tavoli tecnici", è la loro esortazione affidata ad una nota. "Se entro il 15 Novembre non ci saranno novità valuteremo il ritiro delle manifestazioni di interesse".
Una nuova mobilitazione assembleare è in agenda per il 17 Novembre: "L’abbandono di questo progetto e il cadere conseguente di un esperimento sociale unico non passerà inosservato", ammoniscono dalla Rsu.
Nell'assemblea di ieri, al termine della quale è intervenuta la stessa Greta Thunberg, è stata approvata una risoluzione. Questi i punti della piattaforma approvata:
- approvazione del progetto industriale
- conferma del supporto della reindustrializzazione dal basso della ex Gkn
- nomina del comitato tecnico-scientifico solidale a partecipare ai tavoli istituzionali
- convocazione di un tavolo tecnico di reindustrializzazione con le istituzioni
- ampliamento dell'azionariato popolare fino a 2 milioni di euro, nel caso in cui parta tale seria discussione tecnica con istituzioni e finanziatori.
"In assenza di seri passi avanti nelle condizioni finora insoddisfatte per l’avvio
del piano entro il 15 di Novembre - si legge nella risoluzione - l'assemblea valuterà se confermare o meno la propria disponibilità all’azionariato".