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Cannabis terapeutica, a giugno il primo raccolto

Entro l'estate si concluderà la fase sperimentale nella serra pilota dell'istituto farmaceutico militare di Firenze: mai più importazioni dall'Olanda

La serra pilota allestita lo scorso lavora a pieno regime: entro giugno, terminata la fase di infiorescenza, si procederà al raccolto. Dopodiché le cime verranno fatte essiccare e saranno sottoposte a un trattamento di raggi gamma per eliminare l'eventuale carica microbica.

Il prodotto verrà poi sottoposto al check up da parte del ministero della Sanità, che dovrà rilasciare tutte le autorizzazioni necessarie così come l'Autorità nazionale del farmaco. A quel punto sarà possibile iniziare la produzione autoctona su scala più vasta e questo consentirà al sistema sanitario italiano di non importare più i principi attivi della cannabis dall'Olanda, come avviene ora.

Una volta partita la produzione a regime le farmacie riceveranno i fiori di marijuana essiccati in boccette da 5 grammi l'uno e provvederanno loro stesse alla preparazioni magistrali da distribuire ai pazienti che si presenteranno con la ricetta.

"L'obiettivo del progetto - ha spiegato il colonnello Antonio Medica, direttore dello Stabilimento chimico-farmaceutico militare - è quello di garantire la disponibilità del prodotto farmaceutico per uso terapeutico in maniera continuativa per tutti i pazienti e anche ad un costo ridotto rispetto a quanto avviene attualmente con l'importanza dall'estero".