"Occhi" toscani a caccia dei sosia della Terra nello spazio: sono state realizzate da Leonardo a Campi Bisenzio le unità ottiche dell'osservatorio Plato (PLAnetary Transits and Oscillations of stars) dell'Agenzia spaziale europea (Esa) che dovrà individuare pianeti simili alla Terra e in grado di ospitare forme di vita.
La missione europea prevede il lancio del satellite con un razzo Ariane 6.2. Il satellite - che sta nascendo tra la Francia, a Cannes, e la Germania - potrà contare su 26 "occhi" e i primi 5 sono appena stati consegnati.
Leonardo è in prima fila per l'Italia e opera in questo progetto sotto il coordinamento dell'Agenzia Spaziale Italiana e la supervisione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, con la collaborazione di Università di Berna, Thales Alenia Space e Medialario.
L'Italia partecipa con l'Inaf, l'Asi e le Università di Padova, Torino, Federico II di Napoli e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste.
Il lancio di Plato è previsto per il Dicembre 2026.