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Caos nel concorso, presidi furiosi

Sindacati e dirigenti scolastici chiedono al governo di porre rimedio al paradosso che hadeterminato la bocciatura di 16 presidi in servizio da 3 anni

Una trentina di dirigenti scolastici si è presentato sotto le finestre del Provveditorato scolastico regionale per urlare la propria rabbia nei confronti dell'intero sistema che prima ha determinato l'annullamento del concorso per presidi del 2011 a causa di un vizio di forma nella composizione della commissione esaminatrice e ora non ha saputo garantire ai dirigenti scolastici che lo avevano passato, di restare alla guida delle loro scuole come fanno da 3 anni.

Per ora non è così. I 16 dirigenti scolastici che - come gli altri 119 idonei - si son visti ricorreggere gli elaborati scritti nel 2011 da una nuova commissione esaminatrice e che non sono stati ammessi agli esami orali, infatti, rimarranno in carica fino ad agosto. Dopodichè, se il governo non troverà una soluzione, verranno retrocessi a semplici insegnanti.

"Il governo deve mettere mano alla questione - ha tuonato Alessandro Rapezzi, segretario generale Flc Cgil - Questi presidi sono già stati valutati in questi tre anni, hanno superato l'anno di prova senza che l'amministrazione scolastica pensasse di rimuoverli dall'incarico. Sono stati promossi sul campo, quindi ora bisogna studiare un modo, magari con una prova ad hoc per farli restare al loro posto". 

Anche perchè si rischia di lasciare troppe scuole toscane senza preside. Su 491 istituti, infatti, 112 sono guidati dai dirigenti usciti dal concorso del 2011 e che per ora sono nel limbo, mentre altri 104 sono in mano a un reggente, ovvero un preside che dirige già un alta scuola.