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Addio a Caracciolo, giornalista e ambientalista

E' morto all'età di 88 anni a Roma dove era ricoverato. Le ceneri saranno portate a Capalbio. Era presidente onorario di Italia Nostra

Nicola Caracciolo

Addio al giornalista Nicola Caracciolo, aveva 88 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato da Italia Nostra, di cui era presidente onorario e presidente per tanti anni di Italia Nostra Toscana. Caracciolo ha portato avanti molte lotte ambientaliste in Maremma, dalla Tirrenica alla battaglia contro la centrale nucleare di Montalto di Castro.

La famiglia poterà le ceneri del nobiluomo a Garavicchio, nel comune di Capalbio in Maremma, dove aveva una casa. Era nato a Firenze il 19 Maggio del 1931 e apparteneva alla famiglia dei principi di Castagneto: era il terzo figlio di Filippo Caracciolo e di Margaret Clarke. Divulgatore storico e giornalista aveva anche firmato come autore diversi documentari televisivi per la Rai.

Cordoglio da parte di Italia Nostra nazionale e della sezione di Italia Nostra Toscana: "Ci mancherà molto la sua onestà intellettuale, la sua signorilità e capacità di capire quali fossero le battaglie fondamentali da sostenere con coraggio, la sua capacità nella comunicazione. Non lo dimenticheremo, continueremo a portare avanti le sue sacrosante battaglie in difesa dell'ambiente, col suo impegno costante in difesa dei beni culturali e del Paesaggio toscano emblema del bel Paese", hanno scritto Mariarita Signorini consigliere nazionale e Cecilia Pacini Presidente di Italia Nostra Toscana.

"Per l’Arcipelago Toscano e la nostra Sezione, lo ricordiamo nel 2009 anche all’isola del Giglio, quando inaugurò la nostra nuova Sede con il restauro, da noi curato, di tre quadri e un prezioso Cristo eburneo, poi esposto a Palazzo Pitti", concludono Signorini e Pacini. 

Anche il sindaco di Capalbio Settimo Bianciardi ha voluto ricordare Caracciolo: "Il nostro borgo deve molto alla presenza di Nicola che si è impegnato fin dagli anni Settanta nella difesa del nostro territorio e nella battaglia contro il nucleare quando si voleva costruire la centrale a Montalto di Castro".