Niente botti, niente fuochi d'artificio: a ridosso del Capodanno, sono stati numerosi i sindaci toscani che hanno emanato ordinanze di divieto di esplodere petardi o altri materiali pirotecnici. Altrove, vigono i regolamenti di polizia urbana, con regole che includono anche lo stop alla vendita di bibite in contenitori di vetro o metallo.
A disparità di orari e termini, l'obiettivo è univoco: tutelare l'incolumità delle persone, ma anche degli animali sia domestici che selvatici.
A voler iniziare il viaggio nella Toscana che butta i botti dal capoluogo, Firenze, qui lo stop è in vigore su tutto il territorio comunale e si accompagna al divieto di vendita di bottiglie o altri contenitori in vetro nel centro storico dalle 19 di domani, fino alle 7 del Capodanno.
Non è servita un'ordinanza ad Empoli, dove il divieto è inserito nel regolamento di polizia urbana e riguarda "petardi, ancorché di libera vendita, in area pubblica o di uso pubblico". Intanto da Bagno a Ripoli il sindaco ha lanciato un appello a non usare petardi.
A Siena il divieto inizia alle 17 del 31 Dicembre per estendersi fino alle 6 del primo Gennaio 2026, ma solo negli spazi in cui sono previsti eventi di spettacolo per accogliere il nuovo anno. Anche qui, niente vendita né possibilità di portare con sé contenitori di vetro o metallo.
L'ordinanza emessa dal sindaco di San Gimignano, poi, vieta l’utilizzo di materiale pirotecnico dalle 8 di domattina alla stessa ora di Capodanno nel centro storico, con l’eccezione dello spettacolo di mezzanotte. Niente consumo di bevande in vetro o metallo dalle 20 di domani alle 8 di Capodanno.
Entra in vigore già dalle 16 di San Silvestro, poi, il divieto di esplodere alcunché a Pistoia. Dura 24 ore tonde tonde: termina infatti alle 16 di Capodanno. Vietato anche lanciare le cosiddette lanterne cinesi volanti.
Poco distante, a Montecatini Terme, il divieto botti e fuochi d'artificio è già in vigore da ieri e tale resterà fino al 7 Gennaio 2026 con sanzione fino a 500 euro per i trasgressori. Lo stop alle vendite di bevande in vetro o alluminio, invece, inizia alle 20 di San Silvestro e si protrae fino alle 6 di Capodanno.
A Lucca, il regolamento di polizia urbana vieta l'accensione, il lancio e l'esplosione di qualunque artificio pirotecnico in spazi pubblici o aperti al pubblico dalle 18 di domani alle 8 del primo Gennaio. Stessi orari e modalità sono stati disposti a Forte dei Marmi, in Versilia, mentre da Pietrasanta si è levato l'appello del sindaco ad evitare l'uso dei botti e comunque alla responsabilità e alla cautela.
Rimanendo sulla costa, Livorno rispetterà il divieto che in certe zone è in vigore sempre, in virtù del regolamento di polizia municipale. Idem a Rosignano Marittimo, dove l'articolo 4 del Regolamento di Polizia Urbana vieta di "effettuare accensioni pericolose con energia elettrica o fuochi, esplodere petardi o gettare oggetti accesi, in luoghi pubblici o privati non adibiti allo scopo o non autorizzati. accendere lanterne volanti, riscaldate da fiamma viva posta alla loro base, in tutte le zone del territorio comunale". Chi viola le disposizioni va incontro a una sanzione di 100 euro.
Il sindaco di San Vincenzo ha emanato un'ordinanza di divieto di accensione e lancio di articoli pirotecnici con effetto di scoppio, a miccia o a sfregamento (fuochi d’artificio, petardi, razzi e mortaretti) su tutto il territorio comunale entrato in vigore ieri e che si spinge fino al 7 Gennaio, escludendo però "gli articoli pirotecnici che producono esclusivamente effetti luminosi e/o cromatici, privi di scoppio". La sanzione per gli irriducibili del fragore può arrivare a 3.500 euro.
Niente botti anche a Suvereto dalle 15 di domani fino alle 10 di Capodanno nel centro storico e in alcuni spazi specifici.
Divieto prolungato a Prato: iniziato la vigilia di Natale, permane fino al giorno dopo l'Epifania all'interno delle aree abitate e dei luoghi pubblici. Al contrario, ad Arezzo è limitato ai due giorni clou de 31 Dicembre e primo Gennaio.
Lanciano poi un appello a voce sola, ma senza ordinanze, i sindaci del Comprensorio del Cuoio da San Miniato, Santa Croce sull'Arno e Montopoli Val d'Arno: l'invito è quello di non esplodere botti.