Attualità

Caro energia, aziende toscane a rischio chiusura

Il governatore Giani ha scritto una lettera al ministro Giorgetti per sollecitare un intervento del governo: "Si rischia di compromettere la ripresa"

Il governatore Eugenio Giani ha scritto al ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per esplicitare le preoccupazioni segnalate dalle aziende vetrarie del settore arredo-tavola della Toscana, duramente colpite dai rincari del prezzo delle materie prime ed in particolare dei costi di metano ed energia elettrica.

La situazione del comparto vetrario - 600 addetti sul territorio regionale - è emblematica di un problema che riguarda tutte le imprese energivore. Il caro energia - in particolare quello del gas - innescato da tensioni geopolitiche internazionali, sta producendo effetti negativi non solo su altri settori industriali come il cartario, la chimica, la siderurgia ma anche su attività molto diverse come, ad esempio, gli impianti sportivi al chiuso, come le piscine. C'è il rischio reale che venga compromessa l'intera ripresa economica post pandemia.

"La situazione è drammatica - ha scritto Giani a Giorgetti - Alcune aziende sono già di fronte alla scelta di dover spegnere i forni e mandare in cassa integrazione i propri dipendenti, con alte probabilità di non poter ripartire. Altre non sono neanche in condizione di spegnere temporaneamente i forni se non al prezzo di danneggiarli irrimediabilmente. Le stesse aziende, peraltro, avevano già iniziato da tempo ad affrontare le sfide della transizione ecologica, con cicli di produzione a emissioni zero, ma tale situazione rischia purtroppo di bloccarne anche questa evoluzione, ritornando così a produzioni più inquinanti. Sappiamo che questi aumenti non coinvolgono solo il nostro Paese, ma altrove, penso a Germania e Francia, lo Stato sta già intervenendo a sostegno del settore, in previsione di un assestamento su questi livelli di costi almeno per tutto il primo semestre del 2022".

Il presidente toscano invita quindi il governo ad intervenire: "Non solo per la Toscana ma anche per altre realtà regionali, nelle quali sono presenti lavorazioni storiche che si trovano di fronte allo stesso scenario: chiusura e/o delocalizzazione".

La Commissione Europea, ha recentemente approvato la nuova disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia, cheprevede la possibilità, per gli Stati membri, di concedere sgravi alle industrie energivore esposte alla concorrenza extra-Ue". Anche per questo motivo Giani ritiene doveroso aprire una discussione in sede di Conferenza Stato-Regioni e un confronto tra Governo e aziende.