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Carrara, la procura sequestra l'argine crollato

L'inchiesta per disastro colposo dovrà accertare se le modalità di costruzione furono corrette. La piena ha fatto crollare 114 metri di struttura

Il pubblico ministero Rossella Soffio vuole vederci chiaro. E il giorno dopo l'apertura di un fascicolo per disastro colposo sul crollo del'argine del fiume Carrione che ha provocato l'alluvione di Carrara, ha oggi disposto il sequestro della stessa struttura costruita nel 2007 grazie a un finanziamento di 4 milioni di euro da parte della Regione Toscana.

Secondo i primi rilievi, la piena ha fatto crollare 114 metri di argine lasciandone in piedi solo 25 e per contenere l'acqua dove si è verificato il crollo sono stati momentaneamente posti blocchi di marmo.

Ora, con la consulenza di un tecnico nominato dal magistrato, si accerterà se le modalità di costruzione furono corrette. Un capitolo, questo, su cui ieri il presidente della Regione Enrico Rossi aveva già avanzato più di un sospetto, parlando di "lavori difformi dal progetto" e spiegando che "la struttura non sarebbe stata adeguatamente ancorata al terreno".