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Case popolari, la freddezza dei sindacati

Sunia e Cgil soddisfatti per le modifiche al testo iniziale: bene la sospensione dell'applicazione dell'Isee per le graduatorie, ma restano dei dubbi

Il giorno dopo l'approvazione da parte del consiglio regionale della nuova legge sulla casa, i sindacati degli inquilini insieme alla Cgil hanno organizzato un convegno a Firenze dedicato proprio al tema dell'emergenza abitativa. 

Un'occasione per ribadire la propria contrarietà all'impianto di base della legge Saccardi - che porta appunto la firma della vicepresidente della Regione - ma anche per mettere in luce alcuni punti positivi. 

"Alcuni emendamenti proposti da Sunia e Cgil sono stati accolti - ha detto il segretario del Sunia, Simone Porzio - Ad esempio, infatti, c'è ora la possibilità di partecipare al bando per l'edilizia popolare estesa a tutti i cittadini toscani con almeno cinque anni di residenza, indipendentemente dal comune di residenza. Poi è stata sospesa per un anno l'applicazione della nuova Isee che sta generando problemi procedurali per l'accesso ai bandi e per la decadenza dell'assegnazione di un alloggio popolare".

Le criticità però restano, a partire dalle poche risorse riservate all'acquisto e alla ristrutturazione degli alloggi Erp: i 170 milioni di euro a bilancio sono stati infatti dirottati sul Tpl.

Gli altri dubbi riguardano invece i destinatari delle case popolari: "Noi pensiamo che questi debbano essere pensionati e lavoratori con difficoltà economiche ed alloggiative - ha detto il Segretario regionale della Cgil, Maurizio Brotini -, mentre per la giunta regionale permane una scelta di attribuzione dei punteggi a bisogni di tipo sociosanitario, che dovrebbero trovare soluzione altrove e con adeguati strumenti".