Cronaca

Il mistero del cadavere carbonizzato

Restano ancora aperti molti interrogativi nelle indagini sulla morte dell'uomo trovato carbonizzato dentro un auto in fiamme ai margini del fiume Arno

Risaliti all'identità dell'uomo - Gianni Canestri, 45enne originario di Stia e residente a Bibbiena - rimangono ancora insoluti molti dubbi circa la dinamica degli eventi.

Innanzitutto sono ancora da chiarire le cause dell'incendio dell'auto ma soprattutto rimane aperto l'interrogativo più pesante della vicenda; ovvero se si tratti di un suicidio oppure di qualcosa di ancora più drammatico. 

Il corpo dell'uomo è stato ritrovato sul sedile posteriore della Clio Blu incendiata. Inoltre, secondo quanto riportato nel dettaglio dal Corriere di Arezzo, l'uomo sarebbe stato coinvolto in storie poco chiare come ad esempio inchieste per truffe ai danni di alcuni istituti di credito. Già in passato si era cacciato nei guai.

Dalla perizia sul cadavere effettuata dal nucleo della scientifica accorso a Bibbiena sembrano non esserci tracce di fumo nei polmoni. Questo, assieme alla posizione del corpo all'interno della vettura, farebbe supporre che l'uomo non sia stato ucciso dal rogo.

Tutte informazioni che rendono possibili molti scenari ed infatti gli inquirenti continuano a non escludere nessuna possibilità proseguendo con indagini a tutto campo ed un quasi ermetico silenzio.

Si attende l'autopsia sul cadavere che dovrebbe tenersi venerdì o lunedì.

Intanto rimane lo sgomento per una vicenda anomala per la vita del tranquillo Casentino che ha fortemente scosso l'opinione pubblica.

L'uomo lascia una moglie ed una figlia piccola.