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Sindaco "viola" il coprifuoco ma non di nascosto

Il primo cittadino di Poppi è dovuto uscire dopo le 22 ma ha avvertito i carabinieri della necessità di muoversi da casa

"Ieri sera, nella prima giornata di coprifuoco, ho avuto bisogno, per motivi di comprovata necessità, alle 22,30 di dovermi muovere dalla mia abitazione. Ho ritenuto corretto e rispettoso chiamare il 112 prima di partire".

A raccontarlo il sindaco di Poppi, Carlo Toni.

Il coprifuoco deciso dal Governo per arginare la diffusione del Covid, infatti, impone di stare a casa dalle 22 alle 5 del mattino, e di non uscire se non per motivi inderogabili, quali lavoro o salute, e comunque di portare l'autocertificazione.

Nel renderlo il primo cittadino noto ha colto anche l'occasione per ringraziare i Carabinieri "per l'alta professionalità".

Ed ha proseguito spiegando: "poi al ritorno, verso mezzanotte, sono stato intercettato da una pattuglia la quale sapeva ed era stata informata dalla centrale operativa dello spostamento. Faccio i miei complimenti per il servizio e l'organizzazione".

Perché, come conclude lo stesso Toni: "anche questi episodi, seppur piccoli e marginali, rassicurano e infondono nelle Istituzioni quella fiducia necessaria per combattere e vincere insieme il virus e in una situazione epidemiologica che porta all'isolamento ti fanno sentire meno soli".