Cronaca

"Ho ucciso perché mi picchiava"

Il rischio di reiterazione del reato è la motivazione con cui il gip di Arezzo ha deciso di trattenere in carcere la donna che ha ucciso il marito

Paola Marzenta rimane nel carcere di Sollicciano. La decisione è stata presa dopo l'udienza di convalida che si è svolta nel carcere fiorentino di Sollicciano. Paola Marzenta di è avvalsa della facoltà di non rispondere. 

Il giudice Giampiero Borraccia ha disposto la custodia cautelare in cella, rigettando la richiesta di una misura meno afflittiva che era stata presentata dalla difesa. Borraccia non ha rilevato un concreto pericolo di fuga, ma nella sua ordinanza ha scritto che, considerate le condizioni di confusione e disagio psicologico della donna, c'è ancora il rischio di reiterazione del reato. In altre parole, potrebbe uccidere ancora.

Paola Marzenta, 58 anni, il 18 ottobre a Lonnano di Pratovecchio ha ucciso il marito 64enne, Dino Gori, sparandogli con il fucile. 

Intanto emergono altri dettagli. Al momento dell'arrivo dei carabinieri presso la sua casa di Campolungo la donna, che aveva appeno sparato al marito, sarebbe andata incontro alle forze dell'ordine dicendo: "Mi dispiace ma lui mi menava”. Queste sarebbero le uniche parole pronunciate finora dalla Marzenta.