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Il più grande dei pianisti ammaliato dalle Foreste casentinesi

Ludovico Einaudi ha chiuso il festival "Naturalmente Pianoforte" ed ha voluto trascorrere dei giorni nell'area protetta

Santini con Einaudi, foto Cipriani-Naturalmente forte

Ludovico Einaudi, probabilmente il più grande pianista al mondo, è stato il protagonista della straordinario concerto nella chiusura del festival Naturalmente pianoforte, il 30 luglio, nel grande prato davanti alla pieve di Romena, sulle colline di Pratovecchio.

All'interno di UNA Festival, è stato l'unico concerto in Toscana, peraltro realizzato a condizioni eccezionali nel quadro della sua adesione personale al progetto, in una tournee che lo porterà a breve a Mosca, San Pietroburgo e Helsinky.

Conosciuto da sempre per la sue sensibilità e responsabilità ambientali, con una prassi inconsueta ha voluto trattenersi nel Parco nazionale delle foreste casentinesi alcuni giorni, prima e dopo il concerto, nei quali ha potuto assecondare la sua curiosità e approfondire le caratteristiche uniche dell'area protetta nel panorama europeo

Ha voluto percorrere, con il presidente, Luca Santini, e il direttore, Alessandro Bottacci, alcuni dei sentieri più affascinanti. Il Presidente, ha fatto dono al musicista di una scultura realizzata, con il legno morto delle Foreste casentinesi, dal celebre artista fiorentino Sedicente Moradi, "disegnatore" che non "scolpisce" ma che, per le sue opere, usa le linee che sono già contenute nella materia naturale.