Una vera e propria emergenza secondo il Corpo Forestale dello Stato che ha predisposto un vero e proprio piano di cattura accurato in ogni dettaglio.
L'obiettivo è fermare quella che rischia di essere una vera e propria invasione di una specie originaria del nord America e che si è ritrovata - probabilmente in seguito ad alcuni abbandoni - nell'appennino tosco-emiliano causando anche danni alle proprietà, distruggendo raccolti e attaccando pollai e animali da allevamento.
Il procione si sta riproducendo a gran velocità e gli effetti della sua presenza, non compatibile con l'ecosistema locale, non sono più tollerabili secondo le autorità.
In attesa di conoscere i contentuti del piano di cattura rimane l'invito del presidente dell'Ente Parco, Luca Santini, a fare molta attenzione.