L'imprenditore napoletano Alfredo Romeo, arrestato con l'accusa per corruzione dal primo marzo scorso, resta in carcere.
Il gip Gaspare Sturzo ha respinto la richiesta con la quale i suoi difensori avevano sollecitato la revoca di custodia cautelare o in subordine gli arresti domiciliari.
Alfredo Romeo è accusato di corruzione per aver pagato una tangente di 100mila euro a Mario Gasparri, già dirigente di Consip. All'accoglimento dell'istanza presentata dai difensori avevano dato parere negativo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pubblico ministero Mario Palazzi.
Nel fascicolo sono indagati oltre a Romeo anche Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo, accusato di traffico di influenze illecite e il ministro dello Sport Luca Lotti per rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento.