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Caso Ragusa, la procura ricorre in Cassazione

Il 6 marzo scorso il gup aveva assolto il marito Antonio Logli dall'accusa di omicidio e distruzione del cadavere della moglie scomparsa nel 2012

Secondo il pm della procura di Pisa, Antonio Giaconi, che sostiene l'accusa, il giudice per le indagini preliminari avrebbe "esorbitato dai suoi poteri", visto che nella sentenza di non luogo a procedere nei confronti del Logli, avrebbe formulato, si legge nella nota della procura, "una valutazione di merito del materiale probatorio acquisito e così esprimendo un giudizio di colpevolezza dell'imputato, anziché limitarsi a valutare se gli elementi acquisiti risultino insufficienti, contraddittori o comunque non idonei a sostenere l'accusa in giudizio".

Secondo la procura, invece, la Cassazione "ha più volte affermato che la decisione del Gup deve valutare solo se gli elementi raccolti sono sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio e non un giudizio prognostico in esito al quale il giudice pervenga ad una valutazione di innocenza dell'imputato".

La procura contesta anche al giudice di aver "omesso di valutare l'irrazionalità e inverosimiglianza di eventuali ipotesi ricostruttive alternative a quella proposta dall'accusa, con conseguente, mancanza, manifesta illogicità e contraddittorietà della motivazione".

Da qui la scelta del pm di impugnare la sentenza davanti alla Cassazione.