Comincia a far sentire i propri effetti anche sulla montagna pistoiese la "guerra biologica" sostenuta dalla Regione Toscana contro il cinipide del castagno, insetto parassita responsabile negli ultimi anni di un vero e proprio tracollo fin quasi allo zero della produzione dei questi frutti del bosco, un tempo prodotto simbolo di un intero sistema economico.
L'anno scorso la produzione ha rasentato lo zero, e aveva costretto perfino ad una massiccia importazione di castagne da altri paesi europei. Quest'anno invece si registra una repentina inversione di tendenza, come segnala la Coldiretti di Pistoia: se non fosse stato per il gran caldo dell'estate, secondo alcuni produttori, la produzione avrebbe potuto anche tornare ai livelli di 15-20 anni fa.
Il merito fa ascritto in parte all'azione di un altro insetto, il Torimus, che uccide le larve del cinipide e per questo è stato appositamente impiegato come "antagonista biologico" del cinipide, ma anche alle favorevoli condizioni climatiche che ne hanno impedito la riproduzione del cinipide.