Cronaca

Botte e minacce, l'incubo corre sui social

Dai domiciliari ha continuato a minacciare la moglie che per le botte subite in passato ha perso la milza. Per lui si sono aperte le porte del carcere

Il salto dai domiciliari a una cella del carcere di Sollicciano è stato breve: anche se costretto a stare in casa e alla larga dalla moglie di 33 anni che in passato aveva aggredito più volte sia a parole che nei fatti, il marito 34enne ha continuato a perseguitarla attraverso i social network. Uno stillicidio fatto di messaggi con cui l'uomo la invitava a non frequentare altri uomini per evitare conseguenze. 

Di origini campane, l'uomo era stato in un primo momento oggetto di un divieto di avvicinamento alla moglie e poi dei domiciliari. 

Esasperata, la donna si è di nuovo rivolta ai carabinieri per chiedere aiuto. Il giudice ha per questo deciso di aggravare la custodia cautelare trasferendolo in carcere. Per lui si sono aperte le porte di Sollicciano.