Cronaca

Due indagati per la morte dell'operaio precipitato

Sono le due persone che si trovavano con il 26enne che ha perso la vita cadendo dal tetto di un'ex azienda vetraria durante la posa del catrame

Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte dell'operaio albanese di 26 anni che il 2 agosto è morto dopo essere precipitato dal tetto di un'ex azienda vetraria sul quale stava lavorando (vedi articoli collegati). Al momento della tragedia, mentre il ragazzo si stava occupando della posa del catrame, si è verificato anche un incendio.

Entrambi gli indagati erano con lui al momento della tragedia e secondo gli inquirenti potrebbero essere stati i suoi capi: si tratta dello zio, albanese di 45 anni, e di un 65enne di Reggio Calabria. 

L'operaio, a quanto pare, non era dipendente di alcuna ditta e ora si sta verificando che non stesse lavorando al nero

Sarà l'autopsia, fissata per lunedì, a fornire gli elementi in più che potrebbero essere utili a ricostruire le eventuali responsabilità per la morte del ragazzo.