Cronaca

Cave in lutto, chi era l'operaio morto a Carrara

Aveva 37 anni, era sposato e aveva un figlio piccolo l'operaio che questa mattina è stato schiacciato e ucciso da un blocco di marmo

Si chiamava Luca Savio e aveva 37 anni la vittima dell'ennesima morte bianca in Toscana, di nuovo nel settore ad altissimo rischio delle cave, avvenuta questa mattina in un deposito di marmi.

L'uomo era sposato e aveva un figlio piccolo. Sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica della tragedia: l'area del magazzino dove è avvenuto l'incidente è stata posta sotto sequestro. Stando alle prime ricostruzone, l'uomo si trovava nelle vicinanze di un blocco di marmo già posizionato che improvvisamente, per cause ancora non chiare, si è mosso, colpendolo al torace e procurandogli un trauma dalle conseguenze fatali.

Molte aziende del marmo, dopo il dramma, hanno sospeso il lavoro in segno di lutto.

"Ancora un morto sul lavoro. E ancora una volta nel settore del marmo - ha commentato l'assessore alla sicurezza del lavoro Stefania Saccardi - Il primo pensiero va alla famiglia, alla quale esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà. E' davvero doloroso registrare un nuovo infortunio mortale proprio in un settore in cui tanto abbiamo fatto per aumentare la sicurezza e accrescere la consapevolezza di lavoratori e datori di lavoro. In questi ultimi anni abbiamo messo in campo interventi concreti ma evidentemente tutto questo non è ancora sufficiente. Per migliorare la sicurezza nelle cave e nel settore del marmo è necessaria una stretta collaborazione tra lavoratori e datori di lavoro, una vera alleanza tra tutte le figure dell'impresa. E i controlli devono essere assidui e costanti".