Cronaca

Aereo precipitato, vittime di una fatalità

Uno dei parà avrebbe avuto un problema col primo paracadute. Si sarebbe salvato utilizzando quello di emergenza e arrivando a terra in stato di shock

Foto d'archivio

A quanto si apprende dalle indagini sarebbe stato un paracadute rimasto impigliato nel piano di coda dell'aereo a causare il danno e a rendere incontrollabile il velivolo. L'ipotesi di questa tragica fatalità è quella a cui stanno lavorando gli inquirenti.

Niente hanno potuto i due esperti piloti Alessio Orzella, 37 anni romano e Cherubino Sbrana 28 anni torinese. A indagare sul tragico accaduto è la polizia di Cecina, la mobile e scientifica di Livorno insieme al gruppo di investigatori dell'Ansv, agenzia nazionale sicurezza volo. La procura di Livorno ha aperto un fascicolo sull'incidente avvenuto ieri tra le 12 e le 13 a Cecina.

L'Ansv, a sua volta, ha aperto un'inchiesta. L'aereo Pilatus comandato da Orzella e Sbrana ha raggiunto quattromila metri per permettere ai sette paracadutisti di lanciarsi. Ma qualcosa lassù è andato storto e pare che il paracadutista ferito abbia raggiunto terra col paracadute di riserva, in stato di shock e con la necessità di essere curato al pronto soccorso. L'aereo avrebbe iniziato ad avvitarsi prima di schiantarsi al suolo in un campo vicino al camping Le Tamerici. Per i due piloti non c'è stato scampo.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il sindaco di Cecina Samuele Lippi.