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No alla Tirrenica, potenziate Aurelia e treni

Il coordinamento No Sat della bassa Valdicecina ha espresso il suo dissenso sul progetto che prevede il completamento dell'autostrada

Foto tratta dal video del coordinamento No Sat

E' di pochi giorni fa la notizia, comunicato dal vice ministro Riccardo Nencini, di organizzare entro fine gennaio la conferenza dei servizi per il completamento dell'autostrada A12 da Genova a Roma nel tratto di costa livornese e grossetano. Si parla di circa 200 chilometri di asfalto.

Pronta è stata la risposta del coordinameno No Sat che si oppone "all'esproprio della variante Aurelia a nord di Grosseto e a sud della vecchia Aurelia da parte di Sat spa". Il coordinamento, come è scritto nel sito non vuole che venga trasformata "la pubblica via in un'autostrada a pagamento senza alcun beneficio per i cittadini".

Per questo motivo Alessandro Lucibello Piani, responsabile No Sat della Bassa Valdicecina ha parlato di "incubo della tassa Tirrenica".

"Dopo il No al referendum - ha detto Lucibello Piani - come se fossero organismi geneticamente modificati per non ascoltare i cittadini questi governanti sembrano programmati con un unico scopo: mantenere il potere ed appropriarsi dei soldi, dei nostri soldi". 

Il responsabile ha criticato le parole di Nencini: "Circolano i soliti mantra (“la Tirrenica è indispensabile per lo sviluppo della Maremma”,“Lo chiede l’Europa”) smontati da anni di analisi di dati, cifre, documenti, ma che lor signori continuano a riproporre". 

Lucibello ha collegato i lavori per l'autostrada a altri lavori: "La Tirrenica ha una sorella maggiore: la stazione Foster di Firenze. Un progetto tanto folle quanto inutile che le stesse Ferrovie hanno ora bocciato ma che Rossi, Renzi e Nencini continuano a sostenere come necessario, ma se non è utile alle Ferrovie ci spieghino a chi può servire? Anche l’attuale progetto della Tirrenica è stato bocciato dal committente come la stazione Foster: Autostrade spa ha chiaramente fatto intendere che per farla non basta togliere tutti i costi per le complanari promesse ma serve anche un lauto contributo dello Stato o un aumento delle tariffe autostradali di tutt’Italia". 

Spostando il tiro più a sud di Cecina Lucibello Piani ha aggiunto: "Ecco che la 398 per Piombino, ad esempio, promessa più volte quale benefit del pedaggio autostradale sulla oggi gratuita variante, sarà forse completata dallo Stato (Anas) al contrario di tutte le promesse fatte nei passati anni". 

Il responsabile del coordinamento ha espresso alcune richieste: "Togliere la concessione alla Sat, ammodernare l’Aurelia a sud di Grosseto come da progetto Anas 2001, proseguire nella manutenzione straordinaria della variante Aurelia a Nord di Grosseto iniziata da Anas e potenziare il trasporto su rotaia e mare".

Lucibello Piani si detto convinto che, oltre a questi quattro punti, "non serva altro per lo sviluppo della Maremma, e i cittadini e molte amministrazioni lo hanno ampiamente capito, Rossi e Nencini no".