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I numeri della crisi: a Livorno raddoppia la Cigs

La fotografia scattata dalla Cgil: in Toscana il ricorso alla cassa è aumentato del 10%. Metalmeccanica e commercio i settori più colpiti

Crisi alle spalle? Tutt'altro. I dati raccolti dalla Cgil Tosana raccontano infatti che le difficoltà per le imprese della regione sono ancora decisamente presenti. Con tutte le conseguenti ripercussioni sul personale dipendente.

I dati della cassa integrazione al 30 settembre 2014, infatti, certificano  in Toscana, "il perdurare di una crisi economica molto preoccupante". I numeri parlano chiaro: aumento complessivo del 10,1%, +37% per quella straordinaria che si apre in caso di crisi più strutturali.

Il territorio più colpito, complice anche la recente vertenza Trw, è quello di Livorno (+91,43%) mentre Firenze "si ferma" a +29% mentre tra i settori spiccano il metalmeccanico (+72%) e il commercio (+28%). 

"Negli ultimi due mesi - spiega il sindacato in una nota - le procedure sono state aperte a colpi di 10-15 a settimana con un vero e proprio stillicidio di imprese da 30, 40 o 50 dipendenti che raramente raggiungono l'onore delle cronache ma che sommate fanno migliaia di dipendenti". 

Un quadro di fronte al quale, per Daniele Quiriconi della segreteria regionale, "si capisce come sia sbagliato in radice intervenire con un riordino degli ammortizzatori che preveda una riduzione della copertura temporale, come paventato dalla discussione nazionale in Parlamento".