La proposta di limitare le superfici di coltivazione era stata avanzata dai Consorzi di tutela. Nel caso del Chianti classico, 250.000 quintali di vino all'anno, corrispondenti a circa 35 milioni di bottiglie, si punta ad evitare l’eccesso di produzione ed evitare squilibri fra domanda e offerta. Diversa la motivazione del Consorzio del Chianti che non ha problemi di sovraproduzione ma ha varato un nuovo disciplinare che prevede per i nuovi vigneti un aumento di da 90 a 110 quintali di vino per ettaro.