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L'ex cava di antimonio verso la bonifica

Firmato il contratto per il sito ex minerario delle Cetine. Intervento da oltre 2 milioni di euro per la messa in sicurezza

Per oltre 70 anni, tra il 1878 e il 1949, è stata utilizzata per l'estrazione dell'antimonio. Adesso, con la firma dell'apposito contratto, il sito ex minerario delle Cetine, nel Comune di Chiusdino, si avvia verso la messa in sicurezza.

L'accordo, spiega una nota della Regione, prevede la messa in sicurezza dell'area dell'ex sito minerario, dove attualmente si trovano scarti minerari e di residui di lavorazione derivanti dell'estrazione dell'antimonio, all'epoca utilizzato nell'industria bellica, ma oggi considerato tossico e che può causare un avvelenamento simile a quello da arsenico. 

"Inoltre  - si legge in una nota della Regione- spesso questa mineralizzazione si trova accompagnata da altri elementi ugualmente tossici (arsenico, mercurio, cobalto), le cui concentrazioni, assieme a quelle dell'antimonio, superano spesso i valori consentiti. Per motivi di sicurezza, dunque, è stata prevista una serie di opere finalizzate alla sistemazione e messa in sicurezza dei versanti della ex miniera, con la rimodellazione dei versanti, la realizzazione di una copertura finale multistrato “capping”, la regimazione delle acque meteoriche, nonché la realizzazione di una rete di intercettazione raccolta e un collettamento delle acque e dei renaggi da condurre ad un impianto di trattamento di tipo “Barriera Reattiva Permeabile” e di fitodepurazione, anche in funzione del possibile futuro recupero egli edifici e degli immobili legati alla passata attività mineraria".

L'intervento, che avrà una durata prevista di 240 giorni porterà a conclusione un percorso iniziato nel 1999. I lavori saranno eseguiti dalla Hexa Green di Noale per un importo contrattuale complessivo di 2 milioni 380.410 euro.

Il presidente della Regione Toscana e l'assesora regionale all'ambiente, prosegue la nota, hanno sottolineato che "grazie all'impegno della Regione Toscana trova finalmente conclusione un percorso iniziato nel 1999, che ha visto varie fasi e molti Accordi per la bonifica e il recupero ambientale dei siti ex estrattivi minerari delle colline metallifere, che solo a distanza di 20 anni ha visto assegnate le risorse necessarie e che ha richiesto un delicato lavoro di coordinamento con il territorio, in particolare con l'amministrazione comunale di Chiusdino e l'Unione dei Comuni della Val di Merse e di quella delle Colline Metallifere, per garantire il rispetto dell'elevato pregio paesaggistico della zona. Oggi finalmente bonificare quell'area è possibile ed a breve sarà realtà".