Attualità

Ciclisti non vedenti sulle orme di Bartali

In occasione del centenario della nascita di 'Ginettaccio', dieci ciclisti ciechi sono partiti in tandem da Firenze diretti a Perugia

E' una carovana atipica quella partita a mezzogiorno del 16 settembre dalla sede dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti del capoluogo toscano. Dieci ciclisti non vedenti sono saliti su dieci tandem insieme ad altrettanti appassionati delle due ruote, che avranno il compito di guidarli lungo i 500 km che collegano Firenze con Perugia.
Un percorso in ricordo di un mostro sacro del ciclismo, quel Gino Bartali nato il 18 luglio del 1914, che della bicicletta ha fatto sì il mestiere di una vita, ma anche un mezzo attraverso il quale compiere imprese eroiche. Nessuno scorda infatti i chilometri percorsi da 'Ginettaccio' per recapitare a una copisteria clandestina di Assisi i documenti e le fotografie necessari a stampare documenti falsi utili a far fuggire dall'Italia di decine di rifugiati ebrei.
E proprio da Assisi, ma anche a Ponte a Ema, Arezzo, Gubbio e Castiglion del Lago passerà la carovana di ciclisti 'atipici', prima di rientrare a Firenze sabato 20 settembre.
"Quest'idea del tandem - ha spiegato Antonio Quatraro, presidente Uici Firenze - ci suggerisce l'idea della solidarietà: l'idea che, se si fanno le cose insieme si va, magari più lentamente, ma sicuramente più lontano. Per noi (ipovedenti o ciechi, ndr) poi la solidarietà diventa un obbligo perché senza potremmo fare molto meno di quanto riusciamo a fare ora".
Per questo Quatraro ha voluto ringraziare i membri dell'associazione Città ciclabile, che hanno deciso di partecipare all'iniziativa, guidando i tandem lungo i 500 chilometri tra Firenze e Perugia