Attualità

Cinque idee per difendere i bimbi in affidamento

All'istituto degli Innocenti di Firenze, sei associazioni che si occupano di minori allontanati hanno presentato 5 proposte da sottoporre al governo

In Toscana su 1700 bambini che per una serie di ragioni non possono vivere insieme ai loro genitori, 1100 vengono affidate a case famiglia, mentre 586 circa finiscono in comunità. Un dato in controtendenza rispetto alla media nazionale, visto che nel resto del Paese solo un ragazzo su due riesce a trovare una famiglia in grado di accudirlo. E questa, dicono gli esperti, è una scelta di gran lunga preferibile rispetto alla comunità. 

Da questo dato di fatto è partita poi la riflessione che ha coinvolto 6 associazioni che si occupano di minori allontanati da casa e che dall'istituto degli innocenti di Firenze ha lanciato 5 idee al governo per migliorare il sistema dell'accoglienza dei minori.

Si va dalla promozione di interventi a sostegno delle famiglie in difficoltà, allo studio di interventi mirati e aprire il dibattito sulle comunità per minori, dal sostegno all'autonomia dei maggiorenni, alla costituzione di una regia unitaria per le politiche di accoglienza, fino al sostegno del disegno di legge sulla continuità degli affetti, presentato al Senato nel dicembre dello scorso anno. 

Un incontro cui hanno partecipato la vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi, la presidente di Anci Toscana, Sara Biagiotti e il garante per i diritti dei minori, Grazia Sestini. Oltre alla padrona di casa, Alessandra Maggi, presidente dell'Istituto degli Innocenti.