Politica

Città metropolitana, indetti i comizi elettorali

Il 28 settembre verrà eletto il consiglio. Potranno votare ed essere eletti i sindaci e i consiglieri comunali dell'area metropolitana fiorentina

Firenze sarà sede di una città metropolitana insieme ad altre otto città: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Bari, Napoli e Reggio Calabria, cui si aggiunge la città metropolitana di Roma capitale.

L’incarico di sindaco metropolitano, di consigliere metropolitano e di componente della conferenza metropolitana sarà svolto a titolo gratuito.

Il seggio per le elezioni del 28 settembre sarà predisposto nei locali della Provincia di Firenze, dov'è istituito anche l'ufficio elettorale.

E' stato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a fissare la data delle elezioni in quanto sindaco del Comune capoluogo, così come previsto dalla legge n.56 del 2014.

Il territorio della città metropolitana di Firenze coincide con quello della sua provincia. E anche dal punto di vista delle funzioni, quelle che saranno svolte dagli organi della città metropolitana saranno le stesse che fino ad ora erano adempiute dalla Provincia di Firenze: piano strategico del territorio, pianificazione territoriale generale, organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale metropolitano, mobilità e viabilità, promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano.

Se funzioni e territorio sono le stesse, cambiano radicalmente le modalità di elezione degli organi istituzionali. 

Il sindaco della città metropolitana sarà infatti quello del Comune capoluogo, nel caso di Firenze il sindaco Nardella. Il consiglio, viste le modalità sopra descritte di elezione dei suoi rappresentanti, sarà quindi un organo elettivo di secondo grado ed avrà funzioni di indirizzo e controllo, dovrà proporre lo statuto che verrà poi adottato dalla conferenza metropolitana e avrà il compito di votare il bilancio dell'ente. La conferenza metropolitana sarà invece composta dai sindaci ed è l'organo che dovrà adottare lo statuto, avrà potere consultivo sui bilanci e altri poteri se eventualmente attribuiti dallo statuto.