Bisognerà ancora attendere per conoscere il nome del nuovo Papa: dopo la prima mattinata di votazioni, dal comignolo allestito sulla Cappella Sistina si è levata su piazza San Pietro alle 11,52 la fumata nera, segno che i 133 cardinali riuniti in conclave da ieri pomeriggio non hanno raggiunto il quorum di 89 voti utili ad eleggere il 267° vescovo di Roma e successore di Pietro.
La Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis” prevede infatti che l’elezione avvenga con i due terzi dei voti espressi dai cardinali, chiamati a indicare chi assumerà le redini della Chiesa dopo Francesco I, deceduto il 21 Aprile scorso.
Quella di stamani è la seconda fumata nera. La prossima avverrà dopo la sessione pomeridiana dei lavori cardinalizi. Stamani circa 12mila fedeli si erano riuniti davanti alla basilica di San Pietro per assistere alla fumata prevista per mezzogiorno.
Ogni sessione prevede due votazioni: in caso di mancata elezione, le fumate avvengono alla fine di ciascuna, ovvero a mezzogiorno e intorno alle 19; qualora invece l’elezione si verifichi nello scrutinio mediano, allora la fumata bianca si leverà alle 10,30 o alle 17,30.