Sono quelle classi con gli insegnanti pagati dalla Regione - e in parte dai Comuni - per supplire al blocco delle assunzioni del Ministero, tenute a battesimo nel 2009.
Ma questo perchè le altre settanta saranno statalizzate, grazie all'assunzione di settantacinque insegnanti.
Chi frequentava una classe Pegaso continuerà a farlo come prima, chi andrà alle elementari libererà il posto per un altro bambino. Tanti posti erano e tanti rimarranno.
"La Regione sulle classi Pegaso ha investito negli ultimi sei anni oltre 27 milioni di euro, quattro solo l'anno scorso - ha spiegato l'assessore della Regione all'istruzione, Cristina Grieco -. Senza, solo nel 2014 e 2015 duemilacinquecento bambini non avrebbero potuto prendere parte ad un'esperienza fondamentale per il loro sviluppo quale è la scuola dell'infanzia. E non si tratta solo di un sostegno all'educazione: è infatti un modo anche per conciliare la vita familiare con il lavoro dei genitori, che rimane punto centrale nell'agenda dei prossimi anni". "Ma quello della Regione - ha proseguito l'assessore - è sempre stato ritenuto un intervento di emergenza. L'obiettivo è sempre stato quello di procedere nel tempo ad una graduale ma completa statalizzazione di quelle classi".
Nei prossimi giorni per il finanziamento delle classi Pegaso del prossimo anno scolastico, Ufficio scolastico, Regione e Anci firmeranno un accordo di collaborazione.