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Commercio, la Corte costituzionale boccia la Toscana

Le limitazioni per la grande distribuzione sono state ritenute contrarie alla concorrenza. Ass. Nocentini: “E' un colpo per le piccole strutture”

Foto da La Nazione.it

La Regione ha legiferato in materia di concorrenza, che è competenza esclusiva dello Stato. Questo il senso della sentenza delle Corte costituzionale, che ha bocciato una serie di norme regionali che complicavano le autorizzazioni per l'apertura di centri commerciali. In particolare, la sentenza 164/14 ha dichiarato illegittimi alcuni articoli contenuti delle leggi 52/12 e 13/13, che imponevano vincoli per l'apertura, l'ampliamento o il trasferimento di strutture della grande distribuzione. Tra le limitazioni imposte, l'analisi dei flussi veicolari e delle infrastrutture, la produzione di energia da fonti rinnovabili, i progetti per limitare la produzione di rifiuti, la valutazione degli effetti acustici. “Aspettavamo questa sentenza – ha commentato l'assessore regionale al commercio Sara Nocentini – che è un colpo al tentativo di tenere in equilibrio piccole strutture commerciali con le grandi e le medie”. “Ci attiveremo subito – ha aggiunto – per capire quali potrebbero essere gli impatti sul territorio e mantenere l'equilibrio del nostro tessuto commerciale”.